Corpo sanitario aeronautico

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Descrizione

I colori utilizzati in foto sono:
Colore del testo: Bianco
Colore dello sfondo: Navy
Colore del bordo: Rosso
Colore del simbolo centrale: Oro lurex metallico

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Il Corpo sanitario aeronautico (C.S.A.) è il corpo di sanità militare dell’Aeronautica Militare italiana. Esso conta oggi (2014) circa 270 Ufficiali Medici e circa 580 Infermieri, peraltro ordinativamente appartenenti all’Arma Aeronautica.

Già dagli albori del volo, con gli aerostati prima e gli aeroplani poi, furono studiate le modificazioni dell’ambiente in quota (diminuzione della pressione atmosferica, carenza di ossigeno) e gli stress tipici di piloti ed equipaggi (accelerazioni, disorientamento, fatica operazionale), tanto da rendere indispensabile un servizio di medicina interamente concentrato su questa particolare categoria di lavoratori.

Si crearono così i presupposti per la nascita di una nuova specializzazione, la Medicina Aeronautica, nel nucleo originario di ricercatori nel campo della fisiopatologia d’alta montagna, inizialmente guidata dal torinese Angelo Mosso, oggi considerato il padre delle discipline aeromediche.

Si comprese che, studiando le cause e analizzando i rischi, l’armonizzazione di discipline mediche differenti avrebbe potuto individuare le caratteristiche psicofisiche indispensabili perché un pilota potesse avventurarsi in aria, e accrescere con l’addestramento e la tecnologia la resistenza alle inusitate sollecitazioni che il volo comportava.

Il primo a comprendere la ristrettezza dei requisiti necessari per un pilota d’aeroplano fu forse, già nel 1914, il tenente di Cavalleria del Regio Esercito Luigi Falchi, primo medico pilota e antesignano dei moderni Medici di Stormo. Egli coniugò la sua formazione medica con la sua esperienza di aviatore per sancire che l’abilità al volo era possibile solo con determinati requisiti di “ereditarietà, costituzione organica e allenamento”